SALVIAMO IL PARCO SIRENTE VELINO

da | 4 Dic 2020 | Comunicati

APPELLO ALLA REGIONE ABRUZZO

Arriva oggi in Commissione Ambiente del Consiglio regionale dell’Abruzzo la proposta della Giunta di tagliare 8.000 ettari del Parco Sirente Velino.

Le associazioni ambientaliste, Wwf Abruzzo, Fare Verde Abruzzo Italia Nostra Abruzzo, Lipu Abruzzo, Mountain Wilderness, Pro Natura Abruzzo, Salviamo l’orso, Orso and friends, Dalla parte dell’orso, Altura Abruzzo e Comitato salviamo il Parco Sirente Velino, forti di un consenso importante raggiunto con la petizione on line nella quale sono state circa 86.000 le sottoscrizioni all’appello per la tutela, chiedono che la Regione faccia dietro front.

“L’area protetta – dichiarano le associazioni – ha subito molti attacchi anche dal punto di vista territoriale: nel 1998, 2000 e 2011 sono stati tagliati molti ettari, creando l’attuale perimetro poco funzionale alla continuità ambientale. Occorre un presidente di alto profilo culturale, espressione del mondo accademico, della ricerca scientifica, con conoscenza e competenza nel campo della conservazione della natura», aggiungono, «capace di rilanciare il Parco e dargli il giusto posto che merita tra le aree protette italiane, nonché un direttore serio e competente. Va inoltre approvato il piano del Parco, uno strumento fondamentale per intervenire nel territorio anche con azioni di promozione e incentivazione, fermo da 3 anni in Regione. L’attuale legislatura ha la possibilità di ribaltare la situazione e segnare un cambiamento: non perda l’occasione. Le aree interessate sono zone di protezione speciale e in parte siti d’interesse comunitario individuati dalla Regione, validati dal Ministero e istituiti dall’Unione Europea. Oggi questo grande patrimonio naturalistico, ma anche turistico, risulta seriamente minacciato per accontentare alcuni piccoli interessi locali. Approfittando del fatto che l’opinione pubblica è distolta dalla tragedia della pandemia, si tenta un colpo di mano che probabilmente potrà essere oggetto di richiesta di infrazione comunitaria all’Unione Europea».

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