
Il lockdown, con il fermo delle attività produttive, ci ha mostrato come dovrebbe essere il fiume Liri: pulito, vivo, caratterizzato da una natura rigogliosa. Una risorsa ambientale di grande valore, anche turistico ed economico, per il nostro territorio.
Il video che mostra acque inquinate che si riversano nel Liri attraverso l’Emissario del Fucino ci mostrano, invece, come NON dovrebbe essere la ripartenza. È impensabile far ripartire le attività economiche come prima o peggio di prima. Il virus avrebbe dovuto insegnarci che non si può restare sani in un mondo malato.
Facciamo appello alle Istituzioni e alle autorità di controllo affinché si metta fine allo sfruttamento insensato del fiume Liri, dagli eccessivi prelievi per la produzione di energia idroelettrica agli sversamenti abusivi.
Ai cittadini chiediamo di condividere il video di Ulisse Moretti, ripreso dagli Amici dell’Emissario – Capistrello, e di sostenere tutte le associazioni impegnate per la salvaguardia di un’area di straordinaria bellezza e di grande valore ecologico.
In gioco non c’è solo la salute delle persone, messa a rischio dall’inquinamento, ma il futuro stesso dei nostri territori.